Uno stormo di uccelli, un gatto, se lasciato vivere in modo naturale, non troppo a contatto con l'uomo, vivono sempre nel presente, nelle non-identificazione con la propria mente/pensiero. Esprimono pienamente il proprio stato di esistenza.
Ma metteteli in una gabbia, come capita a dei felini in un vecchio zoo. Potranno sviluppare comportamenti convulsivi, patologie psicologiche e malattie fisiche.
Pur essendo sempre e ancora nel presente, nella dis-identificazione con i propri pensieri, le limitazioni fisiche e psicologiche ne limitano la possibilità di espressione. Non sono quello che dovrebbero e vorrebbero essere.
Il non manifesto, la Consapevolezza che permette l'esistenza di tutto non ha bisogno di essere risvegliata, di vivere nel presente, di uscire dall'illusione. E' sempre stata in quello stato e sempre lo sarà, al di fuori dal tempo.
Ma lo stato di incarnazione dell'umanità, questa sperimentazione, che per noi è assolutamente reale, della identificazione con la persona, è l'espressione di uno specifico stato dì essere, appunto la incarnazione terrestre.
Noi, tutta l'umanità, viviamo in gabbie invisibili. Gabbie mentali costruite da altri uomini o da altre entità che hanno fatto della oppressione e del dominio il proprio stato di esistenza, e si sono pienamente espressi in strutture di condizionamento, quali istituzioni, legislazioni, informazione/propaganda, religioni, educazione, condizionamenti.
Gran parte della sofferenza, dei problemi, delle patologie, non derivano dalla 'condizione umana', ma derivano da questa gabbia, che si trasmette nelle generazioni, che opprime e condiziona.
Tre sono i possibili futuri dell'umanità:
- non presenza, permanenza in uno stato limitato di coscienza, con probabile auto-estinzione nei conflitto e nel non equilibrio.
- solo presenza. rinuncia alla sperimentazione della condizione umana, ritorno a ciò che è e sempre sarà (ascensione). Anche questa è una forma di auto-distruzione dell'esperimento umano.
- presenza, consapevolezza allargata per liberarsi ed esprimersi pienamente in questa condizione di incarnazione
E' necessario prima allargare la propria coscienza, ma poi è essenziale vedere e uscire da queste gabbie, dentro le quali non è possibile la fine della sofferenza, non è possibile essere quello che vogliamo, e dobbiamo essere.
Rivelazioni sono già iniziate, e causeranno turbamento in chi ancora vive nella fiction descritta dai media principali. Chi invece si è già accorto che le cose non sono come ci erano state descritte potrà soffrire di mancanza di punti di riferimento nel distinguere tra le notizie vere e quelle volutamente false che saranno diffuse.
La liberazione è iniziata, ognuno di noi può parteciparvi nel modo che più sente proprio.
Ma metteteli in una gabbia, come capita a dei felini in un vecchio zoo. Potranno sviluppare comportamenti convulsivi, patologie psicologiche e malattie fisiche.
Pur essendo sempre e ancora nel presente, nella dis-identificazione con i propri pensieri, le limitazioni fisiche e psicologiche ne limitano la possibilità di espressione. Non sono quello che dovrebbero e vorrebbero essere.
Il non manifesto, la Consapevolezza che permette l'esistenza di tutto non ha bisogno di essere risvegliata, di vivere nel presente, di uscire dall'illusione. E' sempre stata in quello stato e sempre lo sarà, al di fuori dal tempo.
Ma lo stato di incarnazione dell'umanità, questa sperimentazione, che per noi è assolutamente reale, della identificazione con la persona, è l'espressione di uno specifico stato dì essere, appunto la incarnazione terrestre.
Noi, tutta l'umanità, viviamo in gabbie invisibili. Gabbie mentali costruite da altri uomini o da altre entità che hanno fatto della oppressione e del dominio il proprio stato di esistenza, e si sono pienamente espressi in strutture di condizionamento, quali istituzioni, legislazioni, informazione/propaganda, religioni, educazione, condizionamenti.
Gran parte della sofferenza, dei problemi, delle patologie, non derivano dalla 'condizione umana', ma derivano da questa gabbia, che si trasmette nelle generazioni, che opprime e condiziona.
Tre sono i possibili futuri dell'umanità:
- non presenza, permanenza in uno stato limitato di coscienza, con probabile auto-estinzione nei conflitto e nel non equilibrio.
- solo presenza. rinuncia alla sperimentazione della condizione umana, ritorno a ciò che è e sempre sarà (ascensione). Anche questa è una forma di auto-distruzione dell'esperimento umano.
- presenza, consapevolezza allargata per liberarsi ed esprimersi pienamente in questa condizione di incarnazione
E' necessario prima allargare la propria coscienza, ma poi è essenziale vedere e uscire da queste gabbie, dentro le quali non è possibile la fine della sofferenza, non è possibile essere quello che vogliamo, e dobbiamo essere.
Rivelazioni sono già iniziate, e causeranno turbamento in chi ancora vive nella fiction descritta dai media principali. Chi invece si è già accorto che le cose non sono come ci erano state descritte potrà soffrire di mancanza di punti di riferimento nel distinguere tra le notizie vere e quelle volutamente false che saranno diffuse.
La liberazione è iniziata, ognuno di noi può parteciparvi nel modo che più sente proprio.
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