Non è notizia di oggi, ma un lavoro di ricerca paziente, iniziato negli anni trenta del secolo scorso, che sempre più evidenze sperimentali, possibili, soprattutto negli ultimi anni, grazie al progresso tecnologico, continuano a confermare. Dagli anni trenta qualcosa non quadrava nella fisica classica, quella che vede la materia come unica cosa esistente, in modo oggettivo, indipendentemente dall'esistenza di un osservatore, e in cui la coscienza è la semplice conseguenza di (complesse) aggregazioni di materia. Prima dal punto di vista teorico, e recentemente dal punto di vista sperimentale, alcuni fatti proprio non sono spiegabili dal paradigma materialistico. Si pensi che Einstein, pur creatore della magnifica Teoria della Relatività (che formulò in pochi anni, e che pur rimane nell'ambito convenzionale della realtà oggettiva), passò gli ultimi 28 anni a cercare, senza riuscirci, di confutare quei risultati che sembravano impossibili. Solo dopo la sua morte la tecnologia c