Eclissi totale di Luna |
Quali caratteristiche rendono l'uomo governabile?
- la necessità di collaborazione sociale per la sopravvivenza
- la proiezione esterna dei meccanismi psicologici legati alla immagine di se, all'ego e alla percezione della separazione dall' "altro".
- un limitata consapevolezza della realtà
Fintanto che queste caratteristiche rimarranno immutate, tutto cambierà perché nulla cambi.
Tanto più che c'è chi afferma che l'umanità è stata creata specificatamente per essere 'usata' e 'governata' per secondi fini.
Si parla molto di risveglio e cambio energetico, fatti già ben visibili per una minoranza.
Ma quando la vita di tutti i nostri giorni ne sarà concretamente influenzata?
Certo, una singola persona può istantaneamente cambiare il mondo cambiando il proprio stato di percezione verso la percezione dell'Unità del Tutto, ma quando, e lo sa fare, si mette in empatia con il resto dell'umanità percepisce lo stato collettivo di esistenza all'interno del velo dell'illusione.
Stanti così le cose la "realtà quotidiana" cambierà solo se la Elite deciderà che sarà il momento di cambiarla. Ci sono i segni, ma il cambiamento dell'Elite avviene solo all'interno della ben precisa idea di governo che la contraddistingue, e che è la (percepita) realtà attuale.
Perché le cose cambino realmente si deve diffondere la consapevolezza che:
- L'Elite, nelle decisioni che di fatto creano la percezione della realtà, pur utilizzando una varietà di "agenti" e di forze contrapposte, è una e si muove in una precisa direzione. E' organizzata, strutturata e nascosta ai "non iniziati" in modo voluto e sapiente.
- L'Elite riesce (e sul perché ci sarebbe da dire) a pianificare la sue 'creazioni' (in termini di gestione del comportamento delle società umane) ben oltre una generazione.
Se una generazione è cresciuta in un ambiente culturale che non accetta quanto dall'Elite pianificato, nessun problema, si inizierà a pianificarne l'accettazione nei confronti delle nuove generazioni. L'uomo nasce ingenuo, innocente e senza conoscenza della realtà fisica. Media, istruzione e specifici canali rivolti ai giovani (che spesso vengono ignorati o non compresi dagli 'adulti') servono allo scopo. Ne sono esempi (e mi astengo dal giudizio, ma sottolineo l'uso fatto dall'Elite), la cultura gender, non accettata dalla maggioranza delle vecchie generazioni ma che è di fatto seminata nelle nuove, e lo sradicamento da tempo in atto delle culture locali, delle tradizioni che comunque fungono da zavorra alla semina di un "nuovo" uomo, anche attraverso lo spostamento fisico di popoli.
- L'Elite divide e impera. Sono sotto gli occhi di chi sa osservare le molteplici, certosine azioni, anche nella internet "non allineata", per creare contrapposizione, distrazione e disorganizzazione.
- L'Elite crea, con grande capacità, una visione della realtà finalizzata al raggiungimento di precisi scopi. E mantiene in tal modo l'umanità in quello stato di consapevolezza, citato all'inizio, che la rende governabile.
Per una manifestazione del cambiamento, se accadrà, dovrà accadere che la (ben nota) massa critica si organizzi, e crei le strutture sociali alternative, decentralizzate, adatte al nuovo stato di consapevolezza, che sono in massima parte ancora da esplorare. E la consapevolezza delle persone dovrà essere pronta ad accoglierle, abbandonando la paura che fa accettare, e difendere, gli "stati di comodo", peraltro sempre meno "comodi".
Ancora una volta sarà lo stato di consapevolezza dell'umanità stessa che infine deciderà se un giorno potremo affermare:
Tutto cambia perché qualcosa cambi.
Articolo di oltre12.net
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