Papa Francesco: - Siamo già nei “tempi ultimi” - dopo i quali il passaggio finale sarà la seconda e definitiva venuta di Cristo
ri-bloggo da iconicon.it:
Papa Francesco: “l’Ora è giunta.”
Forse ai più ortodossi tra i cristiani sarà sfuggita la valenza delle parole di recente pronunciate dal capo della Chiesa di Roma.
Ma in molti osservatori attenti stavano attendendo un messaggio come quello che egli ha fatto passare in una delle celebrazioni di fine 2013, parlando dei tempi che si approssimano.
L’anno appena incominciato può essere quello di un grande incontro…
Jervé
“Dobbiamo – ha esortato – raccogliere, come in una cesta, i giorni, le settimane, i mesi che abbiamo vissuto, per offrire tutto al Signore”. “Domandiamoci – ha suggerito il Pontefice – come abbiamo vissuto il tempo che Lui ci ha donato?”.
”Lo abbiamo usato – ha continuato Francesco – soprattutto per noi stessi, per i nostri interessi, o abbiamo saputo spenderlo anche per gli altri?”. “Quanto tempo – si è chiesto inoltre ad alta voce il Papa – abbiamo riservato per ‘stare con Dio’, nella preghiera, nel silenzio, nell’adorazione?”.
Nell’omelia di fine anno, Bergoglio ha poi sottolineato che siamo già nei “tempi ultimi”, dopo i quali il passaggio finale sarà la seconda e definitiva venuta di Cristo. “Con Gesù – ha concluso il Pontefice – è venuta la ‘pienezza’ del tempo, pienezza di significato e pienezza di salvezza. E non ci sarà più una nuova rivelazione,ma la manifestazione piena di ciò che Gesù ha già rivelato”.
La visione biblica e cristiana del tempo e della storia, infatti, “non è ciclica, ma lineare: è un cammino che va verso un compimento“.
Frasi “misteriose”, che potrebbero presagire un anno nuovo di fondamentale importanza per l’umanità intera e che lasciano spazio a varie interpretazioni.
L’anno appena incominciato può essere quello di un grande incontro…
Jervé
Il Papa: “Siamo nei Tempi Ultimi, in cui si compirà ciò che Gesù ha rivelato”
Il 2014 che inizia “è un ulteriore passo verso la meta che sta davanti a noi: una meta di speranza, una meta di felicità, perché incontreremo Dio, ragione della nostra speranza e fonte della nostra letizia”. Lo ha affermato Papa Francesco nell’omelia pronunciata ieri pomeriggio in San Pietro in occasione del “Te Deum” di fine anno.“Dobbiamo – ha esortato – raccogliere, come in una cesta, i giorni, le settimane, i mesi che abbiamo vissuto, per offrire tutto al Signore”. “Domandiamoci – ha suggerito il Pontefice – come abbiamo vissuto il tempo che Lui ci ha donato?”.
”Lo abbiamo usato – ha continuato Francesco – soprattutto per noi stessi, per i nostri interessi, o abbiamo saputo spenderlo anche per gli altri?”. “Quanto tempo – si è chiesto inoltre ad alta voce il Papa – abbiamo riservato per ‘stare con Dio’, nella preghiera, nel silenzio, nell’adorazione?”.
Nell’omelia di fine anno, Bergoglio ha poi sottolineato che siamo già nei “tempi ultimi”, dopo i quali il passaggio finale sarà la seconda e definitiva venuta di Cristo. “Con Gesù – ha concluso il Pontefice – è venuta la ‘pienezza’ del tempo, pienezza di significato e pienezza di salvezza. E non ci sarà più una nuova rivelazione,ma la manifestazione piena di ciò che Gesù ha già rivelato”.
La visione biblica e cristiana del tempo e della storia, infatti, “non è ciclica, ma lineare: è un cammino che va verso un compimento“.
Frasi “misteriose”, che potrebbero presagire un anno nuovo di fondamentale importanza per l’umanità intera e che lasciano spazio a varie interpretazioni.
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